mercoledì 23 novembre 2011

Vergognoso !!!! Occorre diffondere queste notizie !!!!

Inghiottite un malox e poi leggete:

Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti
l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure
che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks.

Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.

Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.
Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private).

Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.

Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.

Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati.
"Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva).
Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare".
Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili?Cosa c'è da nascondere?

Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema
informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non
consente di estrarre le informazioni richieste.
Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste".

Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario.
"Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.

Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di
25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata.
Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".

Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.

...E NON FINISCE QUI...

“FANNO FINTA DI LITIGARE MA PER LORO E’ SEMPRE FESTA”

Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che
recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento
di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.
Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro

1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubblico impiego !!! )
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI
di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare.
Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari.

Queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......

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giovedì 17 novembre 2011

Salvatori raso terra By ilsimplicissimus

La mattina in questo Paese ormai stordito e confuso dal berlusconismo è cominciata con interessanti e consistenti argomentazioni sulla normalità e sui tacchi bassi. Poi nel pomeriggio l’agognata normalità si è dispiegata al Senato nel discorso al senato e in un rivolo di inquietanti dichiarazioni.

Niente patrimoniale, ripristino dell’Ici, ma non sulla prima casa (dunque nulla di fatto, visto che sulle seconde e terze eccetera c’è già), stangata per le pensioni e aumento invece dell’Iva, nessun accenno a maggiorazioni delle tassazioni sulle rendite finanziarie e invece accenni a modifiche dell’articolo 18 per una migliore flessibilità, leggi licenziabilità, piccoli sgravi per le aziende nell’assunzione di donne e giovani, ma senza alcun contrasto alla precarietà, il che in un’era di carenza della domanda non è proprio il toccasana. E naturalmente zero assoluto su nuovi strumenti di supporto alla disoccupazione. Il solito muffoso discorso ottuso secondo cui bisogna ravvicinare i cosiddetti garantiti ai non garantiti: togliendo ovviamente, non aggiungendo.

Nessun accenno alla legge elettorale, niente sul conflitto di interessi, niente sulla scuola, abbandonata alle ultime porcate della Gelmini, nulla sui grandi patrimoni , ma reintroduzione delle tanto vituperate regole di Visco sui pagamenti in contanti per evitare l’evasione sulle transazioni più modeste, mentre i grandi capitali hanno libertà assoluta. Una specie di ircocervo che mette insieme il Cavaliere e qualcosa di Prodi, come in certe elaborazioni photoshoppare.


Mi chiedo cosa avrebbero detto quelli che si contentano delle buone maniere se la sostanza di questo discorso fosse stato pronunciato da Berlusconi. Per di più apprendiamo che Passera ci farà vedere con i fatti che non esiste conflitto di interessi, mentre il neo ministro dell’ambiente riapre al nucleare.

Il problema è che qui non sono soltanto i tacchi ad essere bassi. E infatti Fitch che a in mattinata era ottimista ora dice che l’Italia è forse già in recessione. E no cari miei le buone maniere qui non bastano, tanto più che il Cavaliere è ancora a lì a lanciare i suoi sciagurati cachinni demagogici e a condizionare pesantemente il nuovo esecutivo. L’unica speranza è che Monti abbia volato a quattro centimetri da terra per evitare imboscate, perché se questo è tutto il non cambiamento che riesce a produrre la classe dirigente del Paese, tanto vale rassegnarsi al fallimento. Che ha questo punto sarebbe almeno più dignitoso.

martedì 1 novembre 2011

...QUELLO CHE ...NON DICONO E NON SCRIVONO...

pubblicata da Renato Ghittoni
1 novembre 2011 alle ore

.Tutti i mass media italiani programmi TV e giornali (esclusi i giornali della sinistra: Liberazione e Manifesto), FANNO A GARA PER CONVINCERE E CONVINCERCI che - dopo la lettera di intenti del Cav. alla UE - la crisi la dobbiamo subire e..pagare ..soltanto NOI (lavoratoti dipendenti e pensionati, oltre che in modo più indiretto anche i disoccupati e i precari) CHE NON L'ABBIAMO PROVOCATA...

1) Nessuno di loro dice che bisogna far pagare davvero, una "seria" e sostanziosa PATRIMONIALE, per i grandi e i medi patrimoni (come in altre parti del mondo occidentale)!

2) Nessuno di loro dice che bisogna tassare fortemente le transazioni finanziarie, (come in altre parti del mondo occidentale)!

3)Nessuno di loro dice che bisogna far pagare con effetto retroattivo tutti i grandi evasori e malfattori (che furono tassato solo col ridicolo 5%), dopo aver consumato almeno due grandi reati, come l'esportazione di danaro all'estero e l'evasione fiscale.

4) Nessuno di loro dice che bisogna far pagare DAVVERO i politici più pagati del mondo che sono i nostri politici e/o politicanti italiani.

5) Nessuno di loro dice che bisogna TOGLIERE DAVVERO ai politici più pagati del mondo..quell'obbrobrio.. che è in sè.. il VITALIZIO.. ottenuto con soli pochissimi anni di Parlamento..!!!!!

6) Nessuno di loro dice che bisogna RIDURRE DAVVERO ai politici più pagati del mondo, quelle pensioni mensili (VITALIZI + EXTRA) assolutamente vergognose, come - tanto per fare esempi già noti - quelle di Giuliano Amato o di Lamberto Dini.

7) Nessuno di loro dice che bisogna RIDURRE DAVVERO prima gli EMOLUMENTI... e poi le PENSIONI.... ai tanti magnati della finanza e dell'imprenditoria e/o politici-politicanti, "messi e infilati" in miriàdi di Consigli di Amministrazioni (non sempre perchè fossero necessari e/o competenti).

8) Nessuno di loro dice che bisogna ELIMINARE DAVVERO il capolarato e lo sfruttamento dei lavoratori sottopagati al Centro, al Sud e al..Nord Italia... E FAR PAGARE TUTTI QUEGLI IMPRENDITORI -PRENDITORI che hanno rubato ai Lavoratori (come salario e diritti), allo Stato (come evasione fiscale), all'Inps (come contributi)

9) Nessuno di loro dice che le ricchezze (e le grandi "fortune") che non sono "chiare e trasparenti" ..debbano essere, per lo meno, "spiegate" alla magistratura e agli organi di controllo!

10) Nessuno di loro dice che bisogna ELIMINARE DAVVERO le PROVINCIE ... E PRETENDERLO DAVVERO... TUTTI I GIORNI

11) Nessuno di loro dice che le REGIONI sono fiumi di denaro sprecato (quando .. addirittura.. rubato) e che occorra commissariarle per un certo periodo...almeno quelle che siano sempre in deficit.
Tutti i mass media italiani programmi TV e giornali (esclusi i giornali della sinistra: Liberazione e Manifesto), FANNO A GARA PER CONVINCERE E CONVINCERCI che - dopo la lettera di intenti del Cav. alla UE - la crisi la dobbiamo subire e..pagare ..soltanto NOI (lavoratoti dipendenti e pensionati, oltre che in modo più indiretto anche i disoccupati e i precari) CHE NON L'ABBIAMO PROVOCATA...

lunedì 31 ottobre 2011

Una giovanissima iscritta all’IDV Le ha scritto su Facebook


SALUTI
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pubblicata da Giorgio Poidomani il giorno lunedì 24 ottobre 2011 alle ore 17.42.Caro Presidente, mio ex Presidente, la saluto !!!!

Una giovanissima iscritta all’IDV Le ha scritto su Facebook " Il suo inneggiare alla legge Reale 2 è a dir poco vergognoso, questa sarebbe l'alternativa di governo che lei propone all'attuale destra?, mi vergogno di avere Lei come Presidente, mi vergogno, visto che lei rappresenta il partito di avere la tessera dell'Italia dei Valori ! “
Un’altra giovane che si aggiunge alla lunga schiera degli ex iscritti, che hanno abbandonano forse non solo perché delusi dall’assoluta incongruenza delle dichiarazioni politiche degli esponenti di spicco, ma anche dall’andazzo interno al partito dove nella già precaria democrazia interna non trova più spazio nemmeno la sana critica della base degli iscritti, neppure se rivolta all’evidente nepotismo.
Ma d’altra parte, per dirla con le sue parole ‘son tutti figli dell’IDV’!
Il vero rammarico che credo mi accomuni a tanti altri che hanno già lasciato prima di me, è però quello di aver sostenuto il suo partito, che è indiscutibilmente SUO.

Il rammarico è, che faticando come un somaro, in modo assolutamente disinteressato, per 6 anni ho contribuito, rendendomene via via sempre più conto a dare linfa vitale ad una forza politica che ormai regolarmente disattende gli originali principi e valori, come resta evidente dalla condotta di molti dei suoi eletti, non solo e non tanto a livello nazionale, i quali il giorno dopo l’insediamento, fregiandosi del nobilitante aggettivo di onorevoli o consiglieri, con troppa disinvoltura vengono meno alla parola data, troppo spesso istantaneamente dimentichi non solo della fatica e del lavoro di chi ha concorso a farli eleggere, ma anche dei principi e dei valori che dovrebbero rappresentare nelle istituzioni in cui sono eletti.
Lei, e ciò va a suo grande demerito, che cosa ha fatto per contrastare quest'andazzo con la necessaria energia ? A mio modestissimo parere proprio nulla !

Nella sede IDV di Milano campeggia un vecchio manifesto con il suo volto sorridente e la scritta “ fuori dalla vecchia politica “, io credo che questo obbiettivo sia stato clamorosamente fallito, anche per sue dirette responsabilità, quanto meno perché a causa di scelte elettorali, alla rinfusa ed a tutti i livelli, volendo accrescere la percentuale dei consensi a scapito della coerenza ideale, sono state affidate importanti responsabilità interne al partito o di rappresentanza istituzionale ad uno stuolo di individui, già ex ante, di dubbia affidabilità, stante l’articolato curriculum personale di soggetti non neofiti della politica, o di volti nuovi fin troppo bramosi di prebende, spesso del tutto slegati da qualsiasi aderenza al partito ed ai militanti, con esiti di tutta evidenza, semplicemente verificando le singole realtà locali, per non dire di quella nazionale, dove la base del partito ha amaramente sofferto e patito i più disparati salti della quaglia di tanti di questi campioni.

L’On. (questo è il titolo di cui noi militanti dobbiamo fregiarlo) Scilipoti è il caso più eclatante ma anche la punta di un iceberg, atteso che, non sono pochi gli esponenti imposti alla base da scelte di vertice, magari a scapito di degnissime persone, di comprovata militanza politica e probità personale, come valga per tutti, l'ex Consigliere Provinciale di Milano Ernesto Nobili, preferito ad una giovane che a pochi mesi dall’elezione ci ha mostrato la Sua considerazione per gli sforzi da noi compiuti, le notti passate ad attaccare manifesti, le giornate al freddo per la campagna elettorale e quant’altro, passando senza batter ciglio tra le file del P.D.L.
La base ha sofferto e patito, ma ha continuato a remare per riparare i guasti creati da queste defezioni, nonostante ancora l'attualità, a livello provinciale Milanese, di una seconda defezione, questa volta a favore dell'U.D.C: 2 su 3 eletti che cambiano casacca è un fatto lapalissiano dell'incapacità quanto meno del gruppo dirigente regionale ! A quanto ci giochiamo il salto del terzo magari sulle stesse vessate sponde ? ( Giulio Cavalli docet )

Anch’io ho sofferto, patito e continuato a remare, fino a rendermi conto che non è possibile rimediare al sistema, come prova la reazione avverso coloro che addirittura hanno osato criticare queste manchevolezze o non scelte. La vicenda della lettera aperta di De Magistris, Alfano e Cavalli, è assolutamente chiarificatrice: dichiarazioni alla stampa di alcuni parlamentari e la lettera dei senatori a lei indirizzata sono emblematiche, e certamente non autorizzano nemmeno i più ottimisti ad immaginarsi che vi sia l’intenzione di realizzare una nuova politica democratica.
E’ quindi molto plausibile aspettarsi che ancora si cercherà di influenzare pesantemente, ed a mio avviso con successo, le sue valutazioni e scelte politiche, in una direzione assolutamente conflittuale con la collaborazione del Prof. Nicola Tranfaglia.... Oh che sbadato !! Dimenticavo che anche quella vicenda ha già trovato una soluzione. Perfettamente il linea con quanto fin qui esposto.
Veda caro ex mio Presidente, e Presidente dell’IDV perché confermato a Roma per acclamazione, io politicamente non Le do un arrivederci ma un chiaro addio !!

Addio perché Lei non prenderà le necessarie distanze dai tanti della vecchia politica, in FLI, nell'UDC, nel PD-L ed alcuni anche in SEL, tutti insieme appassionatamente disponibili a spodestare Berlusconi ed i suoi clientes, ma tutti pronti a difendere i privilegi di casta che questo sistema di potere assicura, ed a portare avanti in forme diverse, più anestetizzate forse, la medesima politica di macelleria sociale.
E' per seguire coloro che cercheranno di opporsi a questo infausto disegno per le speranze di vera libertà e democrazia del nostro paese che La saluto, e voglio sollecitare tutti coloro che ancora in buona fede l'assecondano a riflettere attentamente se continuare a sostenerla politicamente, invitandoli a valutare con serenità la sua ultima uscita sulla legge Reale2 che (a prescindere dalla sua repentina retromarcia per il discredito che Le ha cagionato) è parsa a tutti, comunque, estremamente illuminante.

Veda il nostro percorso politico, per alcuni anni comune, era inevitabilmente destinato ad esaurirsi, non fosse altro perché, mentre io nutro una profonda ammirazione per quelli che furono due straordinari uomini politici sardi, Enrico Berlinguer ed Antonio Gramsci, non ripongo eguale considerazione nei principi espressi da altri, quali, non me ne voglia vista la risaputa stima che egli nutriva nei suoi confronti, il defunto ex Ministro degli Interni, ed ex Presidente della Repubblica Cossiga, le cui diverse scelte politiche son note a tutti.

Anche se non mi permetterei mai di avanzare riserve su rettitudine morale, onestà, correttezza ed educazione di Lei come uomo, non posso fare a meno di contestarle, avendo riposto enormi speranze nella sua azione politica, a mio personale parere, se non di aver totalmente disatteso, quanto meno di aver del tutto smarrimento lo spirito con il quale si propose al Paese all'inizio della sua carriera politica.
I miei più distinti saluti,
Milano 24 ottobre 2011



Giorgio Poidomani, e altri *

* ex poveri stronzi militanti, come lei generosamente ebbe a definire nell'intervista a Il fatto quotidiano del 29 dicembre 2010, le persone che lavorando gratuitamente per il SUO partito nelle piazze e nei mercati di tutta Italia, certamente avrebbero meritato più rispetto !.

la bomba Svidercoschi


Chiesa,
La bomba Svidercoschi..
di Orazio La Rocca ..
Era il numero due
dell'Osservatore Romano
e il biografo ufficiale
di Wojtyla.


Ora ha scritto un libro durissimo contro la «casta del Vaticano» e il «carrierismo clericale» e i «maneggi finanziari». Criticando anche la gestione dello scandalo pedofili. E Oltre Tevere sono furiosi
(28 ottobre 2011) Gianfranco SvidercoschiScandalo dei preti pedofili; maneggi finanziari; contrasti tra cardinali alla luce del sole; difficoltà nel dialogo con l'Islam e l'ebraismo; decisioni arrivate dall'alto senza adeguata spiegazione come la messa in latino e la revoca dello scomunica ai vescovi lefebvriani".

Ma, soprattutto, "carrierismo clericale" da parte di una "casta ecclesiale" dura a morire e capace di "bloccare i fermenti rinnovatori" del Concilio Vaticano II. Ecco i "mali" che stanno offuscando la Chiesa cattolica secondo un libro da poco in distribuzione e che ha mandato su tutte le furie il Vaticano e le gerarchie episcopali.
Quasi una scomunica, perché l'autore non è un anticlericale che vuole la Chiesa confinata nel privato, ma uno scrittore cattolico e vaticanista tra i più noti, Gianfranco Svidercoschi, biografo di Giovanni Paolo II e, quel che è peggio, ex vicedirettore dell'"Osservatore Romano".

Stavolta il giornalista cattolico di lungo corso è accusato di tradimento dentro i sacri portoni, perché "un libro del genere non avrebbe dovuto mai scriverlo", ripetono in Vaticano. In effetti, il taglio critico verso le gerarchie si presenta fin dal titolo, "Mal di Chiesa" (Cooper, 170 pagine, 11 euro), e dal sottotitolo, "Dubbi e speranze di un cristiano in crisi".

Oltretevere non hanno gradito nemmeno che Adriano Sofri, notoriamente non credente, nella postfazione parli delle "difficoltà" che l'attuale pontificato ha nel dialogo con il mondo in materia di morale, valori, sessualità, famiglia, pur dando atto alla Chiesa di operare bene sul fronte degli immigrati e del Terzo Mondo.

Il "cristiano in crisi" è, insomma, lo stesso autore, reo - lamentano in Vaticano - di aver messo in fila nomi e cognomi, scandali ed emergenze della Chiesa esplosi negli ultimi anni. "Gli attacchi mi erano arrivati già prima della pubblicazione, attraverso i blog cattolici e ambienti curiali dai cosiddetti "amici di Ratzinger".

Gente più papalina del Papa che alla minima obiezione strilla sempre che è stato ordito un complotto contro Benedetto XVI.
Poi, col solito stile ovattato, con le mezze parole, ma con un tono via via sempre più polemico, quasi rabbioso, sono arrivate contro il libro le reazioni negative di diversi ambienti vaticani, e in particolare della Segreteria di Stato", racconta Svidercoschi. In realtà, "la crisi della Chiesa ha cause remote", aggiunge.

"Ed i fatti gravi accaduti in questi ultimi anni, come la vicenda dei preti pedofili, non sono altro che la spia della persistenza di quelle cause, mai completamente rimosse". Cause che Svidercoschi fa direttamente risalire a "una casta clericale forte, ramificata in tutti gli ambienti, tremendamente insidiosa, sempre in grado di inquinare la Chiesa, di bloccarne i fermenti rinnovatori".

Con questo libro, "grido tutta la mia sofferenza di cristiano di fronte a quanto sta accadendo nella Chiesa sperando che quanto prima si avvii una grande opera di riforma che non coinvolga solo i preti e i vescovi, ma tutto il popolo di Dio, a partire dai seminari".



Nell'IDV ci sono atti formali e comportamenti politici ....

Nell' I.D.V.

Nell'IDV ci sono atti formali e comportamenti politici che stridono con contraddizioni di fondo agghiaccianti, sarebbe opportuno che qualcuno venisse a Milano, a spiegare a quei poveri militanti per bene che ancora non fuggono da questo partito turandosi il naso, con quale criterio e se non il "deus ex macchina" chi, ha deciso il commissariamento del partito a Milano?

C'è da chiedersi, dopo la conferenza stampa del 6 giugno a Roma sull'entusiasmo di una inesistente vittoria alle amministrative, dove a vinto solo Luigi De Magistris e non certo l'IDV, che fine hanno fatto gli stati generali per il rinnovamento del partito, proclamati in pompa magna per ottobre che oggi 31 dovevano essere conclusi ed invece a quanto mi risulta non si sono nemmeno visti ?

C'è da chiedersi, ma il discutibilissimo commissariamento di Milano attraverso un vecchio ex democristiano da prima repubblica, che per quanto arguto ed intelligente è un ottimo esemplare di ex doroteo pontiere di antica memoria, vuole o dovrebbe essere ritenuto un atto di rinnovamento !?

La verità è che l'IDV a Milano ha perso come di norma fa a livello locale, una grande occasione di coerenza con le scelte di apertura alla società civile fatte per le europee 2009 e per le regionali 2010, le enunciazioni di principio fatte ad ogni pie sospinto che coniugate agli atti reali sono diventate ampiamente ipocrite, hanno reso evidente la pavidità che gli ha fatto mancare la forza di proseguire in questo percorso con candidature e proposte chiare, pavidità che ha anche indotto a ripiegare sui comodissimi e logori ferrivecchi e canovacci di una politica ammuffita, fatta di manuale cencelli e dei volemose bene, tipici dell'attuale e decrepita casta che mi auguro al più presto !! Venga spazzata via sia a Milano che nel resto del paese dal vento nuovo delle amministrative e dei referendum.

Le scelte in successione di G.Cavalli di dimettersi, prima da coordinatore cittadino, e successivamente di uscire dall'IDV, immagino siano ampiamente giustificate, ben oltre qualche screzio personale con alcuni locali referenti storici del partito e dall'innegabile flop elettorale del stesso alle amministrative, proprio dalla costatazione dell'impossibilità di rimuovere le pesantissime incrostazioni partitocratiche al suo interno.

Incrostazioni che rendono questa formazione politica non riformabile, ne democraticamente permeabile da parte del multiforme e colorito mare di gruppi, associazioni, movimenti e forti idealità di difesa della libertà e della democrazia del Paese, che sempre più in crescita esponenziale, spingono e si manifestano nella società civile.

L'IDV tende abitualmente in un primo momento a cavalcare queste spinte, la presa di distanza a pochi mesi da Vasto 2009 di Salvatore Borsellino e le sue Agente Rosse è emblematica di questo malcostume; poi se ne scorge un potenziale tornaconto o ipotetico vantaggio elettorale cerca di inglobarle al suo interno con tentativi di cooptazioni farciti di prebende per le personalità di maggior spicco delle stesse, la vicenda Popolo Viola docet; ed in fine se dopo averle cavalcate e sostenute, diventano scomode al punto di evidenziare nell'opinione pubblica, l'ambigua discrasia di questo partito che predica bene e razzola male, allora esso cerca in tutti i modi di esorcizzarli, preparando cosi un terreno fertile a giustificare il volta faccia non più celabile, verso le istanze e le rivendicazioni che queste avanzano verso le istituzioni e l'esecutivo, la questione NO-TAV è estremamente esemplare di questo percorso.

A questo punto per me non è affatto chiaro riuscire ad immaginare dove va a parare questo partito !

Un partito sempre più involuto sui comportamenti della vecchia politica e a caccia di poltrone, come ha immediatamente dimostrato di intendere la politica attraverso il neo commissario di Milano che appena insediato, a posto intralci ad onta della necessità per le tante cose da portare avanti nell'interesse della cittadinanza, e visto bene di recalcitrare impuntandosi agli esordi della consigliatura di Palazzo Marino, su capziose richieste di nomine rivendicando un impalpabile sostegno per l'elezione del nuovo sindaco, inesistente aldilà della forma, orbo dell'incapacità clamorosa di questa forza politica di riuscire quanto meno a contenere la disastrosa emorragia di consensi a distanza di pochi mesi dalle elezioni regionali.

Per fortuna di Milano, Giuliano Pisapia da grande prova di serietà e fermezza, ed apparentemente ha nelle sue corde la volontà di avviare nella realtà milanese un grande processo di rinnovamento e di pulizia politica.

Mentre in modo sempre più eclatante l'IDV ripiega sulle comode posizioni del partito personale con l'unico riferimento nel presidente padre padrone.
Non è certamente casuale che ad onta delle pelose congratulazioni, delle dichiarazioni a caldo dopo lo strepitoso successo di De Magistris a Napoli, a Milano è stato nominato commissario uno di coloro che a quanto pare, lo scorso gennaio al direttivo nazionale di Tivoli, era tra i più fervidi ed agguerriti sostenitori, di diverse mozioni di sfiducia che chiedevano a gran voce l'espulsione dal partito di Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Giulio Cavalli.
.pubblicata da Giorgio Poidomani il giorno lunedì 31 ottobre 2011 alle ore 21.08

sabato 29 ottobre 2011

RITA BORSELLINO:

EUROPEE, BORSELLINO:

"BERLUSCONI HA TRADITO LA SICILIA E NON IL CONTRARIO.

GLI ELETTORI HANNO PREMIATO IL NUOVO PROGETTO DEL PD"

“Berlusconi e il centrodestra hanno tradito la Sicilia e non il contrario, come il premier sostiene. E’ questo il vero dato che emerge dalle elezioni europee, che hanno di contro premiato il nuovo progetto del Pd. Aprendosi a un progetto condiviso e partecipato, il Partito democratico siciliano è riuscito a riportare alle urne molti elettori che erano rimasti delusi e che molto probabilmente avrebbero ingrossato le fila dell’astensionismo. Merito va a Franceschini e a coloro che, insieme a lui, hanno voluto puntare su riferimenti forti e credibili per queste elezioni. Riferimenti che non sono meramente simbolici, come qualcuno ha detto, ma frutto di un lavoro costante e coerente sul territorio. Se sono riuscita a ottenere più consensi del governatore Lombardo e dei candidati siciliani del Pdl, questo è stato possibile perché c’è nel Pd un nuovo progetto che ha saputo raccogliere i voti di chi è rimasto deluso dalle politiche del centrodestra, di quelli che hanno creduto a una svolta vera della Sicilia, di quelli che si sono stancati di assistere ai litigi e alle guerra di personalismi all’interno del Pdl”. Lo ha detto Rita Borsellino, neoeletta al Parlamento europeo per il Pd nel collegio dell’Italia insulare.

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Nicola Copes:
I comunisti devono costruire una politica delle alleanze; questa prevede la possibilità di allearsi con forze democratiche e della sinistra moderata se si riesce a costruire un minimo quadro programmatico sostanzialmente condiviso e cercand...o, possibilmente, di non avere nemici a sinistra. Il Pdci prima, Sel oggi, fanno l'esatto opposto: dividono la sinistra di alternativa facendole perdere credibilità, scelgono a prescindere l'alleanza con il PD, accettano piattaforme programmatiche a dir poco imbarazzanti..
Questo si chiama opportunismo altro che Gramsci.
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Armando Zenorini e Marco Esposito piace questo elemento..

Nicola Copes:
Siamo alla regressione comunista; tornare a Stalin e appoggiare il neomercantilismo cinese sarebbe la nuova via verso il socialismo? Passo e chiudo


giovedì 27 ottobre 2011

MARIO DRAGHI.....

Francesco Musella:
Le classi dirigenti italiane della prima e della cosiddetta seconda repubblica, a guida berlusconi, si fa per dire, hanno sempre governato il paese, attraverso annunci, sempre nei fatti disattesi.
La Costituzione stessa è un elenco di annunci, meravigliosi, dal lavoro, ai diritti, alla dignità e probità morale dei governanti, di uguaglianza ed equità, di sviluppo e benessere.
Ma qual'è il risutltato? Siamo il popolo, tra quelli più progrediti d'Europa, più tartassato, più immiserito, ultimi o penultimi nella ricerca e nell'istruzioni, nelle infrastrutture, vessati dalle mafie, con il più alto tasso di evasione, e di disoccupazione, ma soprattutto non abbiamo strumenti per contare.

Il Presidente della Repubblica è eletto da una manciata di deputati e senatori, a loro volta scelti dai partiti.
L'eletto stesso può cambiare casacca un minuto dopo entrato in parlamento fottendosene della sovranità popolare. Occorre un cambiamento radicale che ci consenta attraverso le primarie, e la contesa tra i vincitori delle primarie tutte le cariche istituzionali, e tutte le cariche elettive.
Dobbiamo smantellare il sistema politico centrale che è la prima delle tante troppe corporazioni che ingabbiano lo sviluppo del paese. Gli unici annunci che non vengono fatti sono gli aumenti di sitpendio dei parlamentari, dei giudici e degli alti burocrati, e guarda caso sono gli unici provvedimenti realizzati.
Basterebbe comparare lo stipendio di un de Nicola, un De gasperi con quelli dei nostri attuali governanti.

sabato 27 giugno 2009

Dal mezzogiorno e per il mezzogiorno con Bersani







Organizzazioni politiche
Descrizione: Il Partito democratico si avvia a vivere una delle fasi più importanti e delicate della sua pur giovane esperienza. Il congresso di ottobre deve essere un passaggio importante per rilanciare l'azione politica del più grande partito riformista italiano e di una delle più significative forza del campo progressista e democratico in Europa . Ho deciso di sostenere la candidatura di Pierluigi Bersani, riformista di alto profilo e democratico sincero , che ha da sempre connotato la sua proposta politica con una grande centralità attribuita al tema Mezzogiorno. Ed è proprio dal Sud che dovrà partire la nuova stagione del Pd.

Il mio sostegno a Pierluigi Bersani si basa su quattro punti fondamentali: selezione della classe dirigente fondata sul merito e sulla qualita', contro ogni logica legata ad improvvisazione e cooptazione, costruzione di un nuovo meridionalismo pragmatico, riformista e moderno, grande centralità ai temi europei e all’Unione quale “patria più ampia” di un Paese che deve tornare ad essere motore del processo di integrazione, volontà di liberare le tante giovani energie culturali, civili e professionali contro ogni forma di incrostazione corporativa e rendita parassitaria che - al Nord ma molto più al Sud - mortifica le competenze e fiacca spesso anche l’impegno più audace al fare e al fare bene.E attorno ad una idea di Mezzogiorno, di Italia e di Europa che poi si dovranno valutare e costruire convergenze e alleanze con altre forze politiche, alternative al blocco PdL - Lega , che oggi sono già maggioranza nel Paese.
E' sulle 4 proposte elencate che lancio su Facebook il gruppo : dal mezzogiorno e per il mezzogiorno con Bersani".

Desidero dare atto con sincera gratitudine a Dario Franceschini di aver lavorato in questi mesi difficili evitando lo sfarinamento del partito . Franceschini si è dimostrato dirigente capace e autorevole, disponibile al confronto e all'ascolto,rispettoso delle opinioni altrui. Ci sono dunque le condizioni per fare un congresso che parli al paese e che discuta di politica e di futuro, evitando inutili contrapposizioni e divisioni che rischiano di lacerarci e di allontanarci ancora una volta dai cittadini. Chi sostiene Franceschini eviti di presentare questa dialettica come sfida tra vecchio e nuovo, perchè è un esercizio scorretto e non corrispondente alla realtà. C'è da costruire il Pd, c'è molto lavoro da fare per dar vita a quel "Partito nuovo per il secolo nuovo".

Il Mezzogiorno, con le sue donne ed i suoi uomini migliori potrà dare un contributo fondamentale sostenendo la candidatura di Pierluigi Bersani. Dal sud, dal nostro grande sud può e deve nascere un nuovo futuro.

Gianni Pittella
Deputato Europeo